La tecnologia applicata allo sport permette di individuare e correggere eventuali anomalie e deficit del movimento dell’atleta, aspetto essenziale per prevenire e recuperare da un infortunio e per migliorare di conseguenza la performance.
Il periodo di chiusura per il lockdown ha rappresentato una fase molto difficile per tutti i settori; tra questi vi è certamente il mondo dello sport, il quale ha dovuto affrontare non poche difficoltà di tipo economico, gestionale e non solo. Tuttora le incertezze sono tante, ma non manca la voglia di ricominciare e di recuperare la normalità della routine sportiva.
La tecnologia applicata allo sport risulta, in quest’ottica, un valido strumento di supporto all’attività dei preparatori atletici i quali, sulla base dei dati numerici, hanno la possibilità di impostare un piano di allenamento ad hoc per ciascuno dei propri atleti, andando a integrare eventuali esercizi di rieducazione dello schema motorio, laddove gli esami strumentali abbiano individuato un’anomalia.
Tale approccio risulta importante per la vita dello sportivo in un’ottica di prevenzione dell’infortunio, di recupero dall’infortunio e nella ricerca di una maggiore performance.
Tra i vantaggi dell’utilizzo della tecnologia vi è certamente, la quantificazione; risulta quindi possibile anche seguire l’andamento dei piani di allenamento e/o rieducazione del gesto tecnico messi in atto, monitorando l’atleta a cadenza costante e rilevando in modo oggettivo i miglioramenti ottenuti.
Clicca il link per leggere l’articolo completo pubblicato su “Voglia di atletica – Numero 5, 2020”.
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